Materie plastiche

Le materie plastiche per le nostre realizzazioni

La nostra azienda opera nel settore dei termoplastici, gruppo di materie plastiche che acquistano malleabilità, cioè rammolliscono sotto l’azione del calore; quindi fornendo energia si raggiunge l’adeguato livello di fluidità per essere iniettate nello stampo, che consente di modellare o formare oggetti finiti e quindi per raffreddamento tornano allo stato solido mantenendo la forma dell’impronta.

Ad un successivo riscaldamento tornano a rammollire e ad essere più o meno fluide, processo che teoricamente può essere ripetuto più volte compatibilmente con le peculiarità di ogni singola materia termoplastica. A loro volta i materiali termoplastici si suddividono in due gruppi:

Struttura Amorfa

Struttura Cristallina

Di seguito alcuni dei principali materiali trasformati dalla Brighi Srl.

MATERIALI - STRUTTURA AMORFA

Alcuni esempi di produzione

ABS (Acronilite Butadiene Stirene)


Materiale termoplastico a struttura amorfa dall’aspetto opaco può essere colorato in un’ampia gamma colori. Questo materiale è disponibile in diversi gradi con la possibilità di ottenere delle prestazioni ottimizzate idonee al particolare impiego del prodotto finito.

Questo materiale plastico offre una buona stabilità termica, un basso ritiro in stampaggio è disponibile nella versione idonea al contatto con gli alimenti.

I pezzi prodotti in ABS, possono essere nobilitati con il processo galvanico (cromatura, doratura ecc.), inoltre si possono verniciare e anche incollare e saldare ad ultrasuoni tra loro con facilità e buona tenuta nel tempo.

PMMA (polimetilmetacrilato)


Materiale termoplastico a struttura amorfa, presenta un’elevata trasparenza e lucentezza superficiale. Ha ottime qualità ottiche ed è colorabile in vasta gamma di colori sia traslucidi che opachi.

Offre una buona resistenza meccanica, ha un basso assorbimento di umidità e discreta resistenza alla scalfitura.

L’utilizzo di questo materiale è esteso a più vari settori, approvato anche per il contatto con alimenti.

Si presta alla saldatura ad ultrasuoni e all’incollaggio.

PSU (polisulfone)


Materiale termoplastico a struttura amorfa, con delle buone caratteristiche meccaniche e termiche, ottima stabilità dimensionale e eccellente tenacità anche alle basse temperature.
Il basso assorbimento di umidità e l’ottima resistenza all’idrolisi, consento l’utilizzo in ambienti a contatto con acqua molto calda.
Le temperature di esercizio in continuo senza carico possono raggiungere i 160°C in continuo.

Esistono versioni rinforzate con fibra di vetro, con maggiore rigidità, maggiore resistenza alle alte temperature e basso coefficiente di dilatazione termica lineare.

PS (polistirolo)


Materiale termoplastico a struttura amorfa con basso assorbimento d’umidità, buona stabilità dimensionale, si presenta allo stato trasparente, colorabile in tutte le tonalità sia traslucide sia opache.

L’utilizzo di questo materiale è esteso a vari settori, approvato anche per il contatto con alimenti.

Si presta alla saldatura ad ultrasuoni e all’incollaggio.

PS-HI (polistirolo antiurto)


Materiale termoplastico a struttura amorfa con basso assorbimento d’umidità, buona stabilità dimensionale, si presenta allo stato opaco, colorabile in tutte le tonalità.

La presenza della molecola SB (stirolo butadiene) offre una buona resistenza all’urto.

L’utilizzo di questo materiale è esteso a vari settori, approvato anche per il contatto con alimenti.
Si presta alla saldatura ad ultrasuoni e all’incollaggio.

PC (policarbonato)


Materiale termoplastico a struttura amorfa con basso assorbimento d’umidità, buona stabilità dimensionale, si presenta allo stato trasparente con elevata lucentezza superficiale, è colorabile in tutte le tonalità sia traslucide che opache.

Ottima tenacità anche alle basse temperature, buone prestazioni termiche autoestinguenti di natura (UL94-V2).
L’utilizzo di questo materiale è esteso a più vari settori, approvato per il contatto con alimenti.
Può essere additivato per migliorarne la resistenza agli UV, e il ritardo alla fiamma fino alla classe UL94-V0.
Può essere rinforzato con l’aggiunta di cariche come la fibra vetro ecc.
Si sconsiglia l’impiego a contatto continuo con acqua calda superiore a 50°C, dove manifesta un’insufficiente resistenza all’idrolisi.
Si presta alla saldatura ad ultrasuoni e all’incollaggio.

PA 12 (poliammide amorfa)


Pur appartenendo alla famiglia delle poliammidi, questo materiale termoplastico è a struttura amorfa, composto da elementi alifatici, cicloalifatici ed aromatici. Presenta aspetto trasparente, ottima durezza superficiale, elevata rigidità, buona resistenza all’idrolisi, resistenza all’usura, resistenza agli agenti chimici, basso assorbimento d’umidità e conseguente stabilità dimensionale.

Approvato al contatto diretto con gli alimenti. Reperibile anche rinforzato con fibre.
Ampio settore d’utilizzo anche per le buone proprietà elettriche.

MATERIALI - STRUTTURA CRISTALLINA

Alcuni esempi di produzione

PE (polietilene)


Materiale termoplastico a struttura semicristallina, che si suddivide in diversi tipi di PE:
– LDPE: polietilene bassa densità;
– MDPE: polietilene media densità;
– HDPE: polietilene alta densità;
– LLDPE: polietilene lineare bassa densità;
Il polietilene ha la proprietà di non assorbire acqua, è colorabile in tutte le tonalità opache, offre una buona resistenza all’usura è disponibile nelle versioni per contatto con gli alimenti. Il polipropilene ha buone caratteristiche meccaniche e chimiche; i copolimeri hanno una maggiore resistenza all’urto rispetto agli omopolimeri.
È possibile rinforzare il polimero con cariche minerali o fibre di vetro per raggiungere caratteristiche ottimali per l’impiego del manufatto. Materiale notevolmente estetico colorabile in tutte le tonalità opache, con scarsa resistenza agli UV però lo si può stabilizzare con additivi raggiungendo un buon grado di applicazione con esposizione diretta Ai raggi solari. È possibile additivare il polimero per raggiungere la massima classe di atuestinguenza UL94-V0.

PA (poliammide)


Materiale termoplastico a struttura semicristalina, il gruppo delle poliammidi presenta buone caratteristiche di resistenza meccanica, ottima resistenza all’urto ed elevata tenacità. Tra le altre caratteristiche meritano di essere evidenziate: la resistenza all’usura, basso coefficiente d’attrito e alta fluidità.

In commercio esistono poliammidi semicristallini di vario tipo, tra i principali: poliammide 6 – poliammide 6.6 questi possono essere caricati con fibre, sfere di vetro e con cariche minerali modulabili in percentuale per ottenere le prestazioni più adeguate all’impiego. Dal momento che i poliammidi dopo lo stampaggio assorbono una notevole quantità d’umidità, la stabilità dimensionale non è un pregio di questo tecnopolimero, ma in virtù del condizionamento ne aumenta la flessibilità.
Per ridurre problemi dovuti all’attrito, si possono aggiungere cariche di grafite o bisolfuro di molibdeno.

POM (poliossimetilene)


Materiale termoplastico a struttura semicristalina, il gruppo delle poliammidi presenta buone caratteristiche di resistenza meccanica, ottima resistenza all’urto ed elevata tenacità. Tra le altre caratteristiche meritano di essere evidenziate: la resistenza all’usura, basso coefficiente d’attrito e alta fluidità.

In commercio esistono poliammidi semicristallini di vario tipo, tra i principali: poliammide 6 – poliammide 6.6 questi possono essere caricati con fibre, sfere di vetro e con cariche minerali modulabili in percentuale per ottenere le prestazioni più adeguate all’impiego. Dal momento che i poliammidi dopo lo stampaggio assorbono una notevole quantità d’umidità, la stabilità dimensionale non è un pregio di questo tecnopolimero, ma in virtù del condizionamento ne aumenta la flessibilità. Per ridurre problemi dovuti all’attrito, si possono aggiungere cariche di grafite o bisolfuro di molibdeno.

PBT (polibutilentereftalato)


È la versione del poliestere da stampaggio con una buona resistenza all’abrasione e inerzia chimica.
Le proprietà termiche sono di rilievo con impiego a temperature fino a 140°C senza carico.
Il materiale può essere rinforzato con cariche minerali, sfere e fibre di vetro.
I pezzi prodotti in PBT possono lavorare in ambienti umidi o in acqua, ma con temperatura dell’acqua inferiore ai 50°C, la resina di base ha una bassa resistenza all’idrolisi.